giovedì 5 dicembre 2013

Simona Lembi: "Riscoprire l'orgoglio, la passione, i principi della sinistra. Per questo voto Cuperlo"



Domenica sarà una giornata importante: sceglieremo il segretario del Pd in un modo democratico e trasparente. L'obiettivo è molto semplice: costruire un partito che non sia il comitato elettorale di questo o quel leader, ma una comunità di donne e di uomini che lavora per migliorare la società e, per noi che siamo di sinistra, far sì che nessuno resti indietro. Per questi motivi voterò e farò votare Gianni Cuperlo: non per avere un nuovo capo da seguire fideisticamente, ma per sostenere un partito che lavori per il bene della società partendo da quello che è il vero problema degli italiani: il lavoro, inteso non solo come reddito, ma anche come dignità e conseguente libertà.

Voterò Cuperlo perché anche nella scelta paritaria attuata nella definizione delle liste è coerente con le cose che dice e vuole. Con un'idea di politica e di società ancorata al rispetto della parità di genere.
Sabato mattina Cuperlo sarà a Bologna, in mezzo alle persone, per confrontarsi con tutti. Lo aspettiamo alle 11.30 in Piazza Celestini. Saremo in tanti, come in tanti lo abbiamo votato.

Il sostegno di Bologna e dell'Emilia-Romagna a Cuperlo è cresciuto giorno dopo giorno come testimoniato anche dal risultato del voto nei circoli perché qui,  le proposte di Cuperlo sul lavoro, sulla parità e sulla dignità sono le più in sintonia con la vocazione di una sinistra moderna e di governo.

Simona Lembi

Comitato "Bologna per Cuperlo"

mercoledì 4 dicembre 2013

Le iniziative dei Comitati Cuperlo



Mancano ormai pochi giorni all' 8 dicembre e le iniziative che i comitati Cuperlo stanno organizzato in questi giorni sul territorio sono tante!
Ecco un breve riassunto per orientarsi:


Giovedì 5 dicembre
  • Ore 21.00 - Sala Auditorium Quartiere Borgo Panigale, (Centro Sociale Bacchelli, via Galeazza n. 2 - Casteldebole): "Con Cuperlo, per il Paese". Partecipano Andrea De Maria, Daniela Turci e Nicola De Filippo(Clicca qui per maggiori informazioni)
Venerdì 6 dicembre
  • Ore 18 - A22 New Lounge Bar - Via Riva di Reno, 80 GH: "La bellezza di dire chi siamo": ultimo "in bocca al lupo" prima delle primarie dell'8 Dicembre.  Un rinfresco offerto dai sostenitori e militanti per Cuperlo Segretario. Sarà presente: Salvatore Caronna
  • Ore 18.30 - Cafè de la Paix - Via Collegio di Spagna 5b: "La bellezza di dire DIRITTI". Partecipano: Anna Pompili, Patrizia Santillo, Massimiliano Martines, Elena Gaggioli, Alison Marchiò. Modera: Matilde Madrid (Clicca qui per maggiori informazioni)
Sabato 7 dicembre

Domenica 8 dicembre si vota per un Partito 
Bello e Democratico!


Per segnalazioni e informazioni:

Caliandro: dalla terra della giustizia sociale un voto per Gianni Cuperlo: tutti in piazza il 7 dicembre 2013


A pochi giorni dal 8 dicembre ribadiamo l'appello alle cittadine ed ai cittadini bolognesi per mobilitarsi a sostegno della elezione di Gianni Cuperlo a segretario nazionale del Partito Democratico.
Dopo lo straordinario risultato ottenuto dalla mozione Cuperlo nel nostro territorio nelle consultazioni congressuali dei circoli del PD bolognese siamo certi che anche gli elettori sapranno riconoscere nella proposta di Cuperlo la risposta politica più adeguata per un partito realmente di sinistra e a sinistra.
Per questo motivo non ci scandalizza ma anzi ci riempie di orgoglio la semplificazione giornalistica che ha etichettato i risultati elettorali di Gianni Cuperlo come la logica conseguenza del "voto di Bologna la rossa". Bologna, terra di Dossetti e di Dozza, con la sua storia politica e di impegno civico ha sempre saputo conciliare sviluppo economico,e giustizia sociale, welfare di eccellenza, lavoro e impresa.
Sostenendo la candidatura di Gianni Cuperlo chiediamo dunque una società più equa in cui sia concesso a tutti giovani e anziani di aspettarsi e poter coltivare la speranza di un futuro migliore non solo per se stessi ma
per un intera comunità.
Con la mozione Cuperlo è in campo un'idea di società e di partito che vuole mettere al centro della propria iniziativa politica i bisogni di equità e giustizia sociale che in questi anni sono stati trattati in maniera
ragionieristica.
Per noi prima di tutto occorre ridare dignità ai diritti ed ai salari delle persone più colpite dalla crisi economica.

Per ribadire questi principi, sabato 7 dicembre Gianni Cuperlo chiuderà la sua campagna delle primarie in mezzo ai cittadini bolognesi a partire dalle 11.30 in piazza dei Celestini!

Stefano Caliandro
Portavoce Comitato "Bologna per Cuperlo"

Sabato 7 dicembre - ore 11.30 - Gianni Cuperlo a Bologna


martedì 3 dicembre 2013

Lettera di Gianni Cuperlo ai Bolognesi



Carissima, Carissimo,
dopo il voto nei circoli, si apre adesso l’ultima decisiva fase del percorso che porterà all’elezione del nuovo segretario del PD.

Per questo motivo sabato 7 dicembre alle ore 11.30 sarò a Bologna in Piazza dei Celestini per un brindisi augurale che abbiamo organizzato per ringraziare la città, al quale ti invito.

Ho detto più volte che per me, scegliere di candidarmi è stato accogliere una responsabilità più grande di me. Credo sia stata la scelta giusta e comunque, politicamente, la più importante della mia vita.
L’ho fatto perché credo che con tutti i limiti e gli errori del passato, il PD sia la grande speranza di questo Paese di ritrovare la strada della crescita, fuori dalla crisi peggiore della sua storia e in una democrazia rinnovata e più forte.
L’esito, per molti sorprendente, del congresso nei circoli ha dato torto a chi pensava a una discussione svuotata da un esito scontato. Non è così e tutto può e deve ancora accadere.
Io continuerò a fare la mia parte, ma come sempre dipenderà da voi, militanti ed elettori del Partito Democratico, dalla grande passione che conosco bene e che tante volte ho incontrato nelle feste e nelle iniziative di questi mesi.
Lo slancio giusto per la volata finale non può che partire da questa città. Che è la città della sinistra che sa vincere, la sinistra di governo, ma anche di una sinistra che sa guardare oltre sé stessa, inclusiva del tanto, tantissimo di buono che c’è fuori da noi.
È la città di Dozza e di Dossetti, le grandi culture politiche progressiste di questo Paese hanno dato qui la miglior prova di sé e ci confermano la bontà del progetto che ha portato alla nascita del PD.
Solo il PD può guidare la riscossa morale, civile, sociale del Paese.
Serve uno scatto di coraggio e di orgoglio per riprendere il cammino, che voi avete tante volte tracciato, di uno sviluppo sostenibile sul piano sociale e ambientale, di un welfare che non può essere pensato come un costo, ma come un presidio di dignità e di cittadinanza per tutti.
Allora, come scrivo nella mia mozione, dobbiamo rimettere al centro le persone e la loro dignità. Se questa è la nostra chiave, lo spartito si scrive quasi da sé e si legge centralità del sapere: scuola, formazione, ricerca, università, cultura e creatività; moralità pubblica, lotta alla corruzione e alle mafie, legalità; buona e piena occupazione a partire da giovani e donne.
E ancora: diminuire le tasse sul lavoro, dipendente e autonomo, combattere la precarietà e le vecchie e nuove povertà.
Ma rimettere al centro la persona vuol dire anche dar vita a una nuova stagione dei diritti umani e civili, a partire dalla tutela di tutte le forme di convivenza e delle coppie gay, dalla libertà delle donne e dalla parità in ogni campo.
Le primarie dell’8 dicembre serviranno a scegliere anche questo, non solo a incoronare un leader.
Certo, se il Partito democratico si candida a cambiare tutto, a portare l’Italia dove merita di stare e dove non è ancora mai arrivata, sulla frontiera più avanzata dell’Europa e della modernità, avrà bisogno di un segretario che dedichi all’impresa ogni sua energia, senza riserve. Questa non è una sfida che si può pensare di raccogliere come secondo lavoro.
Non sarebbe giusto nei confronti di quanti, come voi, dedicano tempo, energie e passione all’impegno politico.
Per questo mi candido a guidare un partito da rinnovare profondamente negli organismi dirigenti, nel linguaggio e nell’organizzazione.
Dobbiamo costruire un partito che metta davanti a tutto l’etica e l’onestà, eliminando i doppi e tripli incarichi.
Un partito comunità, intelligente, aperto ai movimenti, al civismo, alle reti solidali delle autonomie locali.
Se tutto questo vi convince, se pensate, come me, che sia il momento di una sinistra e di un PD al servizio della rivoluzione della dignità, questo è il momento di crederci.

Gianni Cuperlo  

lunedì 2 dicembre 2013

Al PD e alla Sinistra non serve un nuovo demiurgo ma collettivo vero

di Roberto Finzi


A leggere la stampa e a sentire la televisione l’8 dicembre 2013 si darà una nuova “ immacolata concezione”. Che, come si sa, non è il dogma che asserisce la verginità di Maria ma la assenza in lei, a differenza di qualsiasi altro essere umano, fin dalla nascita del peccato originale. Il “dottore dell’Immacolata”, Duns Scoto, nel secolo XIV, parlò al proposito di “ redenzione preventiva”. Come – si licet parva … - quella che i media affermano per il PD parlando delle primarie come di un evento puramente formale. Ché, per loro, il segretario del PD è già Renzi. Poco vale che dai blocchi di partenza a oggi Cuperlo abbia fatto una rimonta fantastica. E per di più in presenza di quella formidabile offensiva mediatica pro Renzi cu tutti abbiamo assistito e che è stata rilevata in maniera incontrovertibile da agenzie specializzate, come ricordava su questo blog Fausto Andelini. Vale invece e molto, non solo tra i militanti. Ci si è resi conto e sempre più ci si rende conto che i problemi che ha di fronte a sé la politica, italiana ed europea, sono problemi strategici. Di lunga lena e che abbisognano di due cose fondamentali: una profonda riflessione e rielaborazione culturale; uno strumento permanente ed efficace per metterla a punto, aggiornarla, renderla incisiva sul piano pratico. Uno sforzo che non potrà limitarsi all’arco di una legislatura ancorché, come vogliamo, da noi gestita, non solo per le macerie che berlusconismo e crisi hanno lasciato ma per la sbalorditiva celerità con cui il mondo e i suoi equilibri mutano.
L’8 dicembre non si vota per il candidato premier che dovrà rappresentare la sinistra o la coalizione di cui la sinistra sarà perno e parte alla prossima tornata elettorale. Si vota per un signore che dedichi tutte le sue energie a costruire e ricostruire quello strumento politico – il partito – che garantisca una elaborazione, una lotta, una tenuta di lunga durata. Sennò ci ritroveremo, come nel gioco dell’oca, al punto di partenza. L’urgenza di tutto ciò ci viene squadernata sotto gli occhi tutti i giorni: dai drammi, inenarrabili di chi perde, col lavoro, ogni dignità a una generazione che è così demoralizzata da non cercarlo più alla drammatica incapacità dei ceti dirigenti. Anche nostri. Al di là di qualsiasi possibile responsabilità penale, che verrà accertata dagli organi competenti, quel che più mi ha colpito in quanto si è letto sulle malversazioni che hanno leso pure la nostra regione è stata la richiesta di rimborso del famoso scontrino da 50 cent. Per un bagno pubblico. Ma come è possibile arrivare a tal punto ?
Illudersi, come fa parte del nostro popolo, che basta il solito demiurgo – un solitario uomo al comando – che ha tutte le soluzioni in tasca è un abbaglio colossale. Occorre creare un collettivo vero che si ispiri a valori solidi e si nutra di una visione strategica – di cui la vittoria alle prossime elezioni, quando verranno, sia parte importante ma non totalizzante.
La scelta è chiara e obbligata. Se si guardano per davvero come stanno le cose e non ci si lascia distrarre dalle fanfaluche degli interessati megafoni degli interessi forti di questo paese.